Stampa 3D in resina, quando è indicata

Stampa 3D in resina, quando è indicata

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La stampa 3D in resina è particolarmente indicata per creare modelli dettagliati di piccole dimensioni. Quali sono i vantaggi e le caratteristiche.

PR Model è un’azienda che nasce nel 1996, come service di stampa 3D con tecnologia SLA (stereolitografica). Sperimentando negli anni macchinari, tecnologie additive, software grafici, PR Model si specializza nella stampa 3D in resina e cera fondibile. Grazie alla presenza di uno staff altamente qualificato, viene eseguito regolarmente il servizio di controllo e ottimizzazione pre-stampa, garantendo risultati funzionali ed altamente estetici.

Stampa 3D in resina, quando è indicata

Le stampanti 3D a resina vengono chiamate anche stampanti SLA (Stereo Lithography Apparatus) poiché utilizzano una resina liquida che, esposta sotto i raggi UV, riesce a polimerizzare passando dallo stato liquido a quello solido. Questo tipo di stampante è composta da 3 elementi essenziali quali: il piano stampa, il sistema di proiezione della luce e vat con pellicola in FEP.

La stampa 3D in resina, date le sue caratteristiche, si dimostra particolarmente indicata per creare modelli di piccole dimensioni ma dettagliati, grazie ad un processo di stampa per singolo strato molto rapido (circa 8 secondi a seconda del tipo di resina utilizzato). È capace inoltre di riprodurre prodotti ricchi di supporti e curve dimostrandosi invece molto meno indicata per realizzare stampe di uso meccanico che richiedono una fedeltà dimensionale.

Nello specifico la stampa 3D in resina è altamente indicata per prodotti di gioielleria, oreficeria, settore dentale, modellismo e realizzazione di piccoli oggetti. Consente di ottenere una precisione di produzione elevata, caratterizzata da forme complesse o modelli trasparenti.

Per tale motivo ben si adatta nel campo della medicina, dell’odontoiatria e nell’uso scientifico.

Accorgimenti per la stampa in resina

Oltre alle modalità di utilizzo delle stampanti 3D in resina, è altrettanto importante mettere in luce quelli che possono essere definiti “inconvenienti” delle stesse. È fondamentale che la stampante a resina venga posizionata in posti areati nei quali non vi sia l’esposizione alla luce diretta. È vero che le resine in commercio sono di diversi tipi ma la maggior parte di esse emette fumi tossici che richiedono una ventilazione apposita. La sua manutenzione deve essere effettuata sempre indossando i dispositivi protettivi, poiché la resina allo stato liquido può causare diverse problematiche. Al termine della procedura, i prodotti ottenuti devono essere necessariamente lavati in opportuna soluzione e sarà infine opportuno esporre i particolari a luce UV, per consentire la polimerizzazione degli strati esterni.

Dispositivi protettivi

È bene sottolineare che, trattandosi di un materiale fotosensibile, bisogna mettere in atto diversi accorgimenti volti a tutelare soprattutto la salute dell’uomo: le resine sono monomeri instabili che a contatto con la pelle possono provocare danni indesiderati, pertanto è altamente consigliato indossare guanti di lattice, una mascherina protettiva e occhiali protettivi.

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