Cosa sono i materiali biocompatibili per la stampa 3D e quali opzioni esistono.
Scopri nel dettaglio tutto ciò che devi sapere sui materiali biocompatibili per la stampa 3D, con cui realizzare progetti innovativi di ultima generazione.
I materiali biocompatibili per la stampa 3D: cosa sono
Innanzitutto devi sapere che questo tipo di stampa utilizza materiali biocompatibili ovvero materiali naturali o sintetici che possono lavorare a stretto contatto con i tessuti viventi o addirittura sostituire una parte di tessuto organico. Quindi cosa sono questi materiali? Si tratta di materiali progettati per confrontarsi con sistemi biologicamente attivi per esaminare, trattare, aumentare o sostituire qualsiasi tessuto, organo o funzione del corpo. Facciamo un esempio concreto.
I materiali biocompatibili vengono spesso impiegati per articolazioni, suture, placche ossee e dispositivi medici come protesi, apparecchi acustici, pacemaker, ecc.
Le opzioni di materiali biocompatibili
La maggior parte delle tecnologie di stampa 3D può utilizzare efficacemente plastiche biocompatibili, elastomeri e metalli per prototipi e parti funzionali. Rispetto ad altre tecnologie di produzione, la stampa 3D di materiali biocompatibili offre migliori possibilità in termini di complessità e personalizzazione, un dettaglio molto importante ai fini dell’industria medica. Ecco alcune opzioni disponibili:
- Polyamide 12 (Nylon PA), materiale altamente versatile, leggero, resistente alla corrosione e agli agenti chimici
- Silicone (Sil 30), biocompatibile resistente al calore, alla lacerazione ed è altamente flessibile
- L’estere cianato (CE 221) è noto per la sua rigidità, la resistenza alle alte temperature e chimica. È testato secondo l’ISO 10993-5 ed è biocompatibile
- L’Epoxy 82 è biocompatibile e ha una buona stabilità chimica, termica e ai raggi UV, rendendolo un materiale vario e versatile per un’ampia gamma di applicazioni
- Il poliuretano rigido 70 è un materiale ad alta resistenza, tenacità funzionale e alta duttilità